di Mirtilli Morgana
Il 2017 è il primo anno dei successivi 25 di vita di Studio Arcobaleno. E mi fa piacere pensarlo perché questo significa dare un seguito a tutto quello che si è fatto finora.
Il mondo intorno a noi cambia in ogni suo aspetto e dentro quel mondo avviene anche il nostro impercettibile cambiamento. Forse non ce ne rendiamo neppure conto, ma siamo immersi in una fluidità e in un senso di trasformazione dentro il quale facciamo fatica a volte a riconoscere delle stabilità, dei punti fermi, dei riferimenti.
In questo scorrere del tempo la grande certezza è quella di essere vivi, partecipi attori del nostro tempo pur nella sua fluidità, nella sua magmatica realtà, nelle sue contraddizioni…
In questa certezza d’essere artefici per quanto possibile del nostro vivere cerchiamo le strade, i percorsi, le linee sulle quali muoverci. Tutto questo ci coinvolge a livello personale e a livello professionale e, da protagonisti della Scuola, cerchiamo i punti di riferimento e nello stesso tempo abbracciamo le trasformazioni che ci offrono opportunità. Tra queste abbiamo individuato due aspetti principali della tecnologia che più possono aiutarci nell’insegnamento:
- il primo essenziale quello di utilizzare approcci adeguati al mondo degli studenti in grado di dare supporto forte e certo ai processi di apprendimento
- il secondo è quello di pensare e ripensare la tecnologia e quanto ad essa attiene non come strumento negativo, ma come opportunità.
La domanda che sorge a questo punto è la seguente: “Come dare supporto ai giovani affinché possano leggere in tutti gli strumenti della comunicazione che la tecnologia offre a portata di mano la capacità di lettura, di comprensione, di interpretazione, di valutazione?” Il nostro intervento è poca, piccola cosa, minimo supporto, ma la scelta di utilizzare nella realizzazione dei materiali didattici di Studio Arcobaleno un approccio tecnologico ha il duplice significato poc’anzi espresso. E dunque, in questa fluidità del tempo di oggi, la certezza che vorremmo abbracciare è quella di continuare indomiti nella ricerca degli Itinerari didattici meglio in grado di incentivare, motivare, interessare e sostenere gli studenti nello studio delle Lingue straniere, come modalità di confronto, di scambio, di conoscenza, di superamento di un egocentrismo a favore di uno sguardo positivo delle Lingue e delle altrui culture. Proseguiamo per il 2017 e ci proponiamo di continuare per il 2018 a sostenere la Lingua e la Cultura italiana attraverso quell’Umanesimo tecnologico al quale vogliamo riferirci con l’ultima conferenza del 4 novembre e per il quale vorremmo ristabilire la priorità di valore di ciascuno in una relazione positiva con gli altri. La Lingua e la Cultura italiana con i nostri materiali didattici può diventare riferimento di una storia, di un modo di essere, di un modo di comunicare che vorremmo sostenere con ogni nostra attività.
New York, 24 ottobre 2017